Nel
Mar Ionio, a pochi chilometri dalla
Calabria, l'altro fronte della
crisi ucraina si gioca sugli schieramenti militari che, tra esercitazioni e prove di forza, si irrobustiscono sempre più aprendo a scenari inquietanti. Mosca già ha dislocato diverse navi nel
quadrante mediterraneo modellando, a poco a poco, quella che può essere oramai considerata una vera e propria flotta. Dopo aver attraversato lo stretto di Gibilterra e cambiato rotta a largo di Creta, l’incrociatore missilistico “
Maresciallo Ustinov” ha puntato verso la posizione della portaerei statunitense “
Truman”, per sbucare nello Ionio.
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L'incrociatore missilistico russo "Marshal Ustinov" ha organizzato l'inseguimento della portaerei americana "Harry Truman" e del gruppo d'attacco della portaerei guidato da lui.
Dopo una pericolosa provocazione delle navi da guerra americane e della Nato qualche giorno fa contro navi della Marina russa impegnate in esercitazioni militari su larga scala nel Mediterraneo orientale, l'incrociatore missilistico russo Marshal Ustinov si è diretto inaspettatamente verso il centro del Mediterraneo. Inizialmente si presumeva che una nave da guerra russa, armata di missili antinave in grado di distruggere un intero gruppo d'attacco di portaerei, si stesse dirigendo verso lo Stretto di Gibilterra per lasciare il Mar Mediterraneo. Nell'area di Creta, la nave da guerra russa prese inaspettatamente una rotta verso nord e iniziò letteralmente a inseguire la portaerei americana Harry Truman e il suo gruppo d'attacco di navi situate nel Mediterraneo e nel Mar Adriatico.
Circa 10 ore fa, l'incrociatore missilistico russo Marshal Ustinov è stato avvistato tra la Sicilia e la costa della Grecia. Contestualmente, subito dopo il cambio di rotta, furono inviati nell'area velivoli da pattugliamento anti-sottomarino militari americani. Al momento, il tracciamento dell'incrociatore missilistico russo non è possibile a causa della disattivazione del transponder della nave da guerra, tuttavia è chiaro che la marina russa ha insegnato agli Stati Uniti e alla NATO una lezione molto dura, dimostrando che una sola nave da guerra è sufficiente per devastare proprio nel cortile di casa dell'Europa contro probabilità schiaccianti.
