Dopo la cattura di Salvatore Riina, il cosiddetto Capo dei Capi, il comando di Cosa Nostra, è passato a Bernardo Provenzano. Provenzano è l’uomo che, insieme a Riina, partendo da Corleone, ha “scalato” i vertici criminali della mafia siciliana, contribuendo da una parte al consolidamento della dittatura corleonese all’interno di Cosa Nostra, e dall’altra partecipando a tutti i drammatici passaggi che hanno scandito la sfida di Cosa Nostra allo Stato Italiano: dai delitti politici alle stragi che costarono la vita ai giudici Falcone e Borsellino e agli uomini delle scorte. Provenzano eredita da Riina una Cosa Nostra indebolita dalla reazione dello Stato alle stragi e dalle rivelazioni dei collaboratori di giustizia. Lentamente e soprattutto silenziosamente, Provenzano la ricostruisce. Per farlo cambia radicalmente la strategia mafiosa: niente più attacchi frontali alle Istituzioni, niente più omicidi eccellenti. E’ la cosiddetta “strategia dell’immersione”. Per ricostituire il potere di
BERGAMO , LOMBARDIA 28 NOV - Ha confermato anche al gip di Bergamo la stessa ricostruzione dei fatti già fornita a carabinieri e pm la donna di 51 anni, Sandra Fratus , che venerdì notte aveva ucciso nella sua casa di Morengo il compagno Ernest Emperor Mohamed, 30 anni, di origine nigeriana: la donna, assistita dall'avvocato Vanessa Bonaiti, ha riferito di aver litigato per la scarsa qualità della cena e poi di aver colpito l'uomo, cercando poi di soccorrerlo.... continua a leggere vai all'articolo clicca qui